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Il film si articola nello svolgimento del primo traforo tra Airolo e Göschenen, presentando tutte le problematiche e gli imprevisti di un’opera più volta definita maestosa, straordinaria e incredibile, con un senso di onnipotenza umana nei confronti della natura come avversario da sconfiggere solo discretamente velato. Gli elementi storici e politici vengono lentamente snocciolati, ruotando attorno al problema dei finanziamenti all’opera e i conflitti tra lo Stato elvetico e Alfred Escher, politico, fondatore del Credito Svizzero nonché presidente della Società della ferrovia del San Gottardo. Imprenditore spinto a sua volta da Louis Favre (Carlos Leal), ambizioso ingegnere che vinse a suo tempo l’appalto per la costruzione della galleria, azzardando come raccontato nel film l’investimento e i finanziamenti, sperando nel progresso tecnico e organizzativo che si sarebbe sviluppato durante il corso d’opera. Le problematiche seguono: i risparmi sulle misure di sicurezza delle gallerie, le condizioni di lavoro pessime degli operai, tra paghe basse, problemi di aerazione, epidemie nascoste dal medico pagato dalla compagnia, repressione armata dell’esercito sui minatori scioperanti.