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“Governare la Cina” di Xi Jinping, una lettura imprescindibile

“Coltivare e diffondere i valori fondamentali del socialismo è essenziale alla coesione e al consolidamento della società. Dobbiamo recuperare e trasmettere la cultura e l’etica tradizionali attraverso campagne di comunicazione e di educazione ai valori fondamentali del socialismo. Dobbiamo guidare le persone a praticare e difendere la morale e a perseguire i più alti ideali etici, rafforzando al tempo stesso le basi ideologiche ed etiche del socialismo con caratteristiche cinesi.” Questo afferma Xi Jinping nel febbraio 2014 ed è un’ulteriore conferma di quanto radicale e irreversibile sia la scelta del socialismo per la Cina. Chi non lo crede, può convincersene facilmente leggendo le quasi seicento pagine che raccolgono alcuni dei discorsi pronunciati nei primi diciotto mesi da capo di stato di Xi Jinping, dal novembre 2012 al maggio 2014, raccolti ora in un bel libro in lingua italiana dal titolo “Governare la Cina”.

La copertina del volume

Tuttavia, come prevedibile per una nazione che è oggi la prima potenza economica del pianeta, non si parla solo di Cina. Il libro è diviso in diciotto capitoli di cui alcuni titoli sono di per sé fortemente significativi: “Perseverare nel socialismo con caratteristiche cinesi e nel suo sviluppo”, “Costruire un paese socialista culturalmente avanzato”, “Lo stretto legame tra il partito e le masse”, “Innalzare il livello della leadership del partito”. Altri capitoli sono dedicati alla scelta ecologica, al ruolo dell’esercito, alle relazioni internazionali per la costruzione di un mondo multipolare.

Il rispetto dei cinquantasei gruppi etnici che compongono il popolo cinese, l’importanza degli studi, umanistici, scientifici, tecnologici, come dello studio ideologico, il perseguimento dell’armonia, dell’uguaglianza e della giustizia, sono tutti temi che emergono con forza, delineando con chiarezza le linee di un pensiero politico originale che ha le sue radici nel marxismo cinese, tanto nelle concezioni lungimiranti di Deng Xiaoping, quanto in quelle del fondatore della Cina moderna, Mao Ze Dong, al quale si richiama con forza, sebbene suo padre, combattente rivoluzionario, fosse finito sotto attacco negli anni della Rivoluzione Culturale.

A Mao Ze Dong dedica parole profonde ed efficaci: “Lo spirito immortale del pensiero di Mao Ze Dong è costituito dalle posizioni, dalle prospettive e dei metodi che permeano il pensiero stesso. Esso è caratterizzato da tre principi fondamentali: la ricerca della verità nei fatti, la linea di massa, l’indipendenza e l’autonomia. La ricerca della verità nei fatti è uno dei concetti principali del marxismo e uno dei requisiti fondamentali affinché il Partito Comunista Cinese comprenda e trasformi il mondo, esso costituisce un fondante approccio ideologico e un approccio di lavoro.”

Un’ampia nota biografica accompagna il volume, ripercorrendo la vita dello statista, dall’impegno giovanile lontano da Pechino in una comune contadina nei primi anni ’70, agli studi universitari e quindi agli incarichi di partito, via via crescenti, fino alla presidenza della Repubblica, una biografia accompagnata da fotografie che raccontano una vita appassionata, segnata dall’impegno politico per il benessere di tutti i cittadini.

È questo quindi un libro fondamentale per chi voglia conoscere la Cina di oggi e probabilmente di domani. Una lettura diretta dei documenti che, liberandosi della mediazione spesso malevola del sistema mediatico occidentale, aiuta a capire in modo approfondito il comunismo cinese.

Davide Rossi

Davide Rossi, di formazione storico, è insegnante e giornalista. A Milano dirige il Centro Studi “Anna Seghers” ed è membro della Foreign Press Association Milan.