Il Partito Comunista ha espresso la propria solidarietà ai lavoratori del Ristorante “Les Savoises” interno alla Maison Internationale des Associations di Ginevra che sono stati licenziati nei giorni scorsi. Anche il Partito Radicale di Sinistra (PRG) si era fatto sentire: questa nuova formazione politica, attiva unicamente nel Canton Ginevra, e che vede nel deputato Stéphane Guex Pierre un suo esponente di spicco, ha duramente attaccato il Consiglio di fondazione del noto ritrovo ginevrino, accusandone di fatto i membri di non saperlo gestire adeguatamente.
“Se c’è un luogo che più di tutti rappresenta la sinistra e i valori di solidarietà a Ginevra questa è appunto la Maison Internationale des Associations” – spiega il Partito Comunista. Chiudere il ristorante perché “non sufficientemente redditizio” appare effettivamente paradossale per una realtà sociale di questo tipo. Al Partito Comunista non va giù infatti che “allo scopo di esternalizzare un servizio, si scarichino sette lavoratori (2 fissi, 3 pagati all’ora e 2 ausiliari pagati anch’essi all’ora) senza nemmeno preoccuparsi del loro futuro ricollocamento”. Il direttore della struttura, Régis de Battista, si è limitato infatti a comunicare alla stampa romanda che “spera” che il nuovo gerente possa riassumere i suoi ex-collaboratori.
La decisione del Consiglio di Fondazione viene sì ritenuta sconcertante dai due partiti, anche perché in esso “non mancano i soloni dell’anti-capitalismo svizzero” riporta la nota stampa dei comunisti. Ma chi sono i responsabili di questa esternalizzazione?
Osserviamo da chi è composto il Consiglio di Fondazione: oltre alla presidente, Monica Prindezis, troviamo la sua vice Verena Graf, dirigente della ex-Lega Internazionale per i Diritti e la Liberazione dei Popoli e, almeno in passato, vicina al Partito Svizzero del Lavoro. Con loro è attivo Gérard Scheller, volto notto degli altermondialisti di ATTAC. Anche un ticinese risulta membro del consesso: l’avvocato Olivier Peter, collaboratore del giornale sindacale “Area”, vicino al partito troskista romando “SolidaritéS” e al collettivo anticapitalista ticinese “Scintilla”. Ad essi si aggiungono Christian Lehmann, tesoriere; Rani Madi, attivista palestinese e Mathieu Chardet.
E mentre Stéphane Guex-Pierre, a nome del PRG, sulle colonne del “20minutes” rincara la dose sulla gestione, dicendosi stupefatto dal fatto che ci si possa illudere di salvare la struttura grazie agli affitti una volta “privatizzato” il ristorante: l’identità del privato a cui la Maison Internationale des Associations affiderà il ristorante resta per ora un mistero. Il Partito Comunista comunica intanto di aver incaricato i propri referenti a Ginevra di segnalare la vertenza alla Federazione Sindacale Mondiale che proprio a Ginevra ha una delle sue sedi e che è solita organizzare proprio alla Maison des Associations le sue assemblee.